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ACQUA DI COLONIA

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Rassegna stampa

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 ASCOLTA IL PODCAST  RadioTRE RAI la diretta di

Acqua di colonia del 5 novembre 2018 per TUTTO ESAURITO! 

Spettacolo finalista al Premio UBU 2017 come migliore novità drammaturgica italiana

Selezionato da Unidram 2018

 

Testo, regia, interpretazione / Elvira Frosini e Daniele Timpano

Consulenza / Igiaba Scego

Voce del bambino Unicef / Sandro Lombardi

Aiuto regia e drammaturgia / Francesca Blancato

Scene e costumi / Alessandra Muschella e Daniela De Blasio

Disegno luci / Omar Scala

Progetto Grafico / Valentina Pastorino

 

Uno spettacolo di Frosini / Timpano

Produzione / Romaeuropa Festival, Teatro della Tosse, Accademia degli Artefatti

Con il sostegno di Armunia Festival Inequilibrio

Si ringrazia C.R.A.F.T. Centro Ricerca Arte Formazione Teatro

 

Uno spettacolo sul colonialismo italiano. Il colonialismo italiano. Una storia rimossa e negata, che dura 60 anni, inizia già nell'Ottocento, ma che nell'immaginario comune si riduce ai 5 anni dell'Impero Fascista. Cose sporche sotto il tappetino, tanto erano altri tempi, non eravamo noi, chi se ne importa. È acqua passata, acqua di colonia, cosa c'entra col presente? Eppure ci è rimasta addosso come carta moschicida, in frasi fatte, luoghi comuni, nel nostro stesso sguardo. Vista dall'Italia, l'Africa è tutta uguale, astratta e misteriosa come la immaginavano nell'Ottocento; Somalia, Libia, Eritrea, Etiopia sono nomi, non paesi reali, e comunque “noi” con “loro” non c'entriamo niente; gli africani stessi sono tutti uguali.

E i profughi, i migranti che oggi ci troviamo intorno, sull'autobus, per strada, anche loro sono astratti, immagini, corpi, identità la cui esistenza è irreale: non riusciamo a giustificarli nel nostro presente. Come un vecchio incubo che ritorna, incomprensibile, che ci piomba addosso come un macigno.

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